Entro il 2030 attueremo il nostro processo di dovuta diligenza in materia di protezione dell’ecologia marina.
Attuate un processo di dovuta diligenza lungo la catena del valore:
Il vostro modello aziendale ha importanti ricadute sugli ecosistemi marini? Sia che si tratti di siti, di catene di approvvigionamento a monte o ancora in ambito di prodotti e servizi a valle. Tra le ripercussioni più tipiche troviamo un inquinamento da plastica dovuto all’utilizzo di prodotti monouso, la pesca eccessiva da parte di aziende del settore alimentare nonché l’impatto negativo sullo sviluppo dei litorali di aziende che sfruttano le aree costiere per progetti edili o turistici. In queste zone possono essere distrutti preziosi habitat costieri, tra cui foreste di mangrovie o barriere coralline, con ripercussioni negative sulla biodiversità e sulla protezione contro le piene.
Adottate misure per far fronte alle ripercussioni più importanti.
Di seguito alcuni esempi:
Riduzione della plastica e riciclaggio:
misure per la riduzione dei rifiuti plastici, ossia rinuncia a prodotti monouso, utilizzo di materiali riciclabili e realizzazione di iniziative di monitoraggio e raccolta dei rifiuti sulle spiagge e lungo le coste per proteggere i mari dall’inquinamento da plastica.
Pesca sostenibile e gestione degli stock ittici:
impegno a favore di pratiche di pesca sostenibili, ossia rispetto dei contingenti di pesca, allestimento di aree protette per specie minacciate e utilizzo di tecniche come i metodi di cattura selettivi al fine di impedire la pesca eccessiva e conservare la biodiversità marina.
Protezione delle coste e conservazione degli habitat:
impegno a favore della protezione degli habitat costieri quali foreste di mangrovie, praterie di posidonia e barriere coralline attraverso, ad esempio, partenariati con organizzazioni per la tutela ambientale, investimenti in progetti di ripristino e implementazione di norme in materia di protezione dell’ambiente per progetti edili e di sviluppo.
Fissate obiettivi orientati all'impatto sin dall’inizio del progetto. Cosa intendete ottenere con le vostre innovazioni? A quale giro d’affari mirate? Quale valore aggiunto sociale e ambientale apportate? Presentate in maniera trasparente i vostri obiettivi, definite indicatori chiave di prestazione (KPI) e fornite aggiornamenti sui vostri progressi.
Oceani sani sono fondamentali per la vita sulla terra; essi, infatti, regolano il clima globale e le acque del pianeta, conservano le risorse naturali e forniscono il 17 per cento dell’apporto di proteine animali alla popolazione mondiale. Gli oceani del pianeta sono soggetti alla pressione crescente esercitata dall’inquinamento diretto e dall’eutrofizzazione, dal riscaldamento globale, dalla pesca e dall’acquacoltura. Le quantità di plastica e di rifiuti presenti negli oceani sta aumentando rapidamente; secondo alcune stime, nel 2050 ci saranno più rifiuti di plastica che pesci nei mari del pianeta: tutto ciò rappresenta un pericolo enorme per la vita negli oceani e per gli esseri umani. L’acidificazione degli oceani può causare l’indebolimento dei gusci e degli scheletri di molte specie marine. La pesca eccessiva ha un impatto negativo sulla produzione alimentare, sul funzionamento degli ecosistemi e sulla diversità delle specie.
Queste problematiche sono sempre più spesso al centro delle preoccupazioni del pubblico e le aziende possono trarre vantaggio da un coinvolgimento in prima linea nella ricerca di risposte a queste sfide.
